Il Regno Unito è il maggiore produttore di agnelli in Europa. Uno dei problemi principali che i produttori devono affrontare sono gli aborti. Numerosi studi di prevalenza indicano che la causa principale è Chlamydia abortus, motivo per cui il suo controllo e la sua prevenzione sono essenziali per il settore ovino del Paese.
Che cosa sappiamo dell’aborto enzootico ovino nel Regno Unito?
A cadenza trimestrale viene pubblicato il rapporto sulla sorveglianza delle zoonosi e delle malattie emergenti per i piccoli ruminanti in Gran Bretagna, basato sui dati raccolti dall’Animal and Plant Health Agency (APHA), dalla divisione Scottish Rural College Veterinary Services (SRUC), dai laboratori di necroscopia associati e dalle reti di esperti sui piccoli ruminanti.
Grazie a questi rapporti possiamo avere dati dettagliati sulla prevalenza degli agenti patogeni che causano aborti negli ovini.
L’aborto enzootico provoca perdite pari a circa 20 milioni di sterline all’anno (Milne et al., 2009), sebbene nel 2005 si stimasse che il costo potesse raggiungere i 48 milioni di sterline. (Bennett R. 2005)
Che cosa mostrano i dati?
Nel rapporto della seconda metà del 2023 sono stati pubblicati i dati più recenti sulle cause di aborto nel Regno Unito, confrontandoli con i dati del 2022 e del 2021.
Durante il periodo dei parti, tra gennaio e giugno 2023, sono state effettuate 600 diagnosi. I risultati dimostrano che Chlamydia abortus è la principale causa di aborti negli ovini.
L’aborto enzootico ovino è stata la diagnosi più comune negli anni 2021, 2022 e 2023
Se guardiamo indietro nel tempo ed esaminiamo i dati degli anni precedenti, vediamo che Chlamydia abortus è sempre l’agente patogeno più rilevante.
Sulla base di questi dati è possibile dimostrare la rilevanza dell’aborto enzootico nel settore ovino britannico e, quindi, l’estrema importanza della prevenzione e del controllo in tale ambito.
Che cosa possiamo fare?
È stato dimostrato che il modo più efficace per controllare l’infezione da C. abortus è la vaccinazione del gregge. I vaccini consentono infatti di ridurre i problemi riproduttivi ed evitare la circolazione dell’agente patogeno riducendone l’escrezione.
Inoltre, i vaccini inattivati contro C. abortus offrono un ulteriore vantaggio: la loro sicurezza. È questo il caso di INMEVA® (HIPRA), di cui sono state dimostrate la sicurezza e l’efficacia in caso di somministrazione ad animali gravidi.
Se esaminiamo i dati di vaccinazione nel Regno Unito, nel 2022 è stato vaccinato contro l’aborto enzootico ovino il 44,1% di tutte le pecore da riproduzione, incluse quelle destinate alla riproduzione per la prima volta.
Sebbene si sia registrata una notevole riduzione rispetto all’anno precedente, si è avuto un aumento complessivo rispetto al 2013, quando solo una pecora su tre era stata vaccinata contro l’aborto enzootico ovino.
Conclusioni
L’aborto enzootico ovino rappresenta una grave minaccia per gli allevamenti di pecore del Regno Unito e incide fortemente sulla loro redditività.
Per controllare efficacemente questa malattia e ridurne l’impatto, è essenziale continuare ad attuare e promuovere la vaccinazione.
È necessario seguire rigorosamente i protocolli vaccinali stabiliti per ottenere i migliori risultati.
Il vaccino INMEVA® ha dimostrato di essere efficace nel controllare l’aborto enzootico ovino nei greggi rivaccinati annualmente.
Articolo scritto da:
Tania Perálvarez Puerta. Global Product Manager, Small Ruminants Franchise – HIPRA
Riferimenti bibliografici:
https://ahdb.org.uk/knowledge-library/abortion-vaccines-in-sheep