La vaccinazione contro Chlamydia abortus è il modo migliore per controllare l’aborto enzootico ovino (AEO). Tuttavia, quando si attua il piano vaccinale possono sorgere dubbi sulla redditività dell’investimento. Questo articolo intende proporsi come guida per calcolare in modo semplice i vantaggi della vaccinazione.
Perché è importante il ritorno sull’investimento (Return On Investment, ROI)?
Il ROI è uno strumento cruciale per prendere decisioni finanziarie. Nel caso in oggetto, permette agli allevamenti di conoscere il ritorno sull’investimento sostenuto per vaccinare gli animali.
ROI della vaccinazione contro l’aborto: che cosa bisogna sapere?
Di seguito vengono definiti gli elementi della formula:
· Profitti per parto: i profitti derivanti dal latte prodotto durante l’allattamento e dalla carne degli agnelli. La vaccinazione consente di ottenere profitti maggiori, poiché si conseguiranno una percentuale più alta di nascite di agnelli sani, una minore mortalità degli agnelli e un allattamento di migliore qualità. Inoltre, si eviteranno le complicazioni successive all’aborto e possibili problemi riproduttivi, riducendo così la perdita o lo scarto di animali.
· Spese per parto: le spese sostenute per alimentare la pecora e l’agnello. Sono inclusi anche i trattamenti eventualmente impiegati, come ad esempio gli antibiotici usati prima del parto (uso non razionale, in caso di profilassi) e dopo il parto in caso di complicazioni. Con la vaccinazione è possibile ridurre l’uso degli antibiotici.
· Costi del periodo improduttivo : costi sostenuti per il mantenimento della pecora dall’aborto al parto successivo (da 7 mesi a 1 anno o più). La vaccinazione consente di ridurre il numero degli aborti e, di conseguenza, il numero di animali nel periodo improduttivo.
Questi costi possono essere calcolati con la formula seguente: Costo per l’alimentazione/giorno × numero di animali abortiti × numero di giorni di periodo improduttivo
· Costi del vaccino: l’investimento sostenuto per vaccinare l’allevamento (prezzo della dose × numero di dosi).
Da tenere in considerazione…
La vaccinazione con INMEVA®, un vaccino inattivato contro C. abortus e S. Abortusovis, ha mostrato una riduzione dell’escrezione di entrambi gli agenti patogeni (Montbrau et al., 2020[TP3] ), che consente di controllare la malattia e ridurne gradualmente la prevalenza.
Pertanto, se si esegue ogni anno la vaccinazione con INMEVA®, i casi clinici riscontrati saranno sempre meno e, conseguentemente, il ritorno sull’investimento sarà maggiore.
Per conoscere l’effettivo vantaggio è necessario tenere conto degli effetti a lungo termine del vaccino.
Conclusioni
· È fondamentale attuare misure preventive redditizie negli allevamenti.
· La vaccinazione contro C. abortus aiuta a migliorare l’andamento economico dell’allevamento mediante la riduzione dei segni clinici degli aborti.
· I vantaggi a lungo termine della vaccinazione contro C. abortus saranno maggiori, quindi è consigliabile vaccinare gli animali ogni anno.
Autrice dell’articolo:
Tania Perálvarez Puerta. Global Product Manager, Small Ruminants Franchise – HIPRA