La resistenza agli antibiotici è un problema globale, con gravi implicazioni sia per la salute umana che per quella animale. Tuttavia, i suoi effetti vanno oltre il settore sanitario. I batteri resistenti causano perdite economiche significative, principalmente a causa dell’aumento dell’incidenza delle malattie e della riduzione della produttività degli animali. In che modo questo problema colpisce specificamente il settore ovino e caprino?
Il problema della resistenza
La resistenza agli antibiotici è un problema attuale e una sfida futura negli allevamenti di pecore e capre. Complica il trattamento di malattie comuni come infezioni respiratorie, mastite e zoppia. Oltre alle implicazioni per la salute e il benessere degli animali, il problema ha anche conseguenze economiche significative per gli allevatori.
Si stima che la resistenza possa causare perdite di produttività superiori al 15% (Herawati, O., 2023)
L’origine di queste perdite è l’aumento dei tassi di morbilità e mortalità causati dalle malattie infettive.
Le infezioni persistenti riducono la produttività degli animali, causando problemi come ritardo della crescita, fertilità ridotta e bassa produzione di latte o carne.

Esempi di alcune malattie
- Mastite
Alcuni studi hanno dimostrato che i batteri del genere Staphylococcus spp hanno sviluppato resistenza agli antibiotici comunemente utilizzati negli allevamenti.
Questo rappresenta un rischio significativo, poiché si tratta degli agenti patogeni di mastite più diffusi in pecore e capre. Gli animali con infezioni resistenti ai trattamenti avranno una produzione quantitativa e qualitativa del latte inferiore.
In uno studio, S. aureus è risultato resistente a tutti gli antibiotici testati

- Linfoadenite caseosa e ascessi
Lo sviluppo di ascessi, principalmente nei linfonodi, nella pelle e nelle viscere, è comune nei piccoli ruminanti. I batteri coinvolti includono Staphylococcus, Streptococcus, Corynebacterium e Pseudomonas.
Si stimano perdite annuali di 17 milioni di dollari causate da ascessi nei piccoli ruminanti (Herawati, O., 2023)
Ceppi resistenti possono aggravare la malattia e avere impatti economici considerevoli. Gli ascessi riducono la qualità della carne e possono portare alla condanna della carcassa al macello. Inoltre, la malattia può causare dimagrimento, infertilità e persino morte. In alcuni casi, si possono formare ascessi nella mammella, riducendo la produzione di latte (Hatem, M.E., 2013).

- E. coli:
Un rapporto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha concluso che E. coli è il batterio più resistente agli antibiotici tra le pecore e le capre in Europa.
Questo batterio provoca diarrea e setticemia negli agnelli, quindi trattamenti inefficaci porteranno a perdite significative aumentando i tassi di mortalità nei giovani animali.
Link al rapporto: https://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/2021-10/9977.pdf
Conclusioni
Ridurre e prevenire la resistenza antimicrobica nei piccoli ruminanti deve essere una priorità, poiché le conseguenze sanitarie ed economiche sono significative e costituiscono una minaccia per il settore.
Buone pratiche di gestione, biosicurezza, diagnosi e profilassi sono azioni chiave a tal fine.
Articolo scritto da:
Tania Perálvarez Puerta. Global Product Manager, Piccoli Ruminanti – HIPRA
Riferimenti:
Herawati, O., et al (2023) The global profile of antibiotic resistance in bacteria isolated from goats and sheep: A systematic review. Veterinary World, EISSN: 2231-0916
Hatem, M.E., et al. (2013) Bacterial abscessation in sheep and goat in Giza governorate with full antibiogram screening. Glob. Vet., 10(4): 372–381.


