Nel seguente video, Santiago Casademunt, veterinario con oltre 20 anni di esperienza nel settore dei ruminanti, ci spiegherà in dettaglio i concetti chiave di questa malattia e le misure di controllo e prevenzione da tenere a mente per ridurre l’impatto economico che può avere sull’allevamento.
La malattia da clostridi e la sua distribuzione
Santiago Casademunt parla di questa nota malattia infettiva e della sua classificazione in base ai segni clinici mostrati:
● Neurologici
● Istologici
● Gastrointestinali
“Controllare i fattori di rischio è sempre difficile, e non è fattibile per alcune aziende.””
Evidenziare le principali caratteristiche patogenetiche che ci aiutano a capire la clostridiosi:
● Malattia infettiva non contagiosa.
● I batteri costituiscono una parte del microbiota animale.
● La produzione di tossine causa i segni clinici.
Le principali specie di Clostridi
Vengono esaminate le principali specie di clostridi coinvolti nei casi di clostridiosi nei ruminanti, specificando i principali fattori di rischio e i sintomi:
● Gastrointestinali: Clostridium septicum, sordellii and perfringens di tipo B, C e D.
● Neurologici: Clostridium tetani.
● Istologici: Clostridium chauvoei, novyi di tipo B.
Controllo e prevenzione
Tutte le misure per il controllo e la prevenzione di questa malattia sono trattate in questa sezione; esse si basano su tre capisaldi principali:
● Gestione
● Alimentazione
● Vaccinazione
Conclusione
La clostridiosi è una malattia con una distribuzione globale ed è molto nota tra i proprietari di bestiame, i veterinari e i professionisti del settore dei ruminanti in generale.
Si pensa che il primo caso sia stato riportato più di 300 anni fa e che i proprietari di pecore, capre e bovini abbiano sempre dovuto affrontare questa malattia.
“La vaccinazione dell’intero gregge o mandria è fondamentale per ridurre il numero di casi nell’allevamento”
Anche se eradicarla è impossibile, per il fatto che gli agenti patogeni coinvolti fanno parte del microbiota intestinale degli animali e per la difficoltà di controllare i fattori di rischio, grazie all’attuazione di alcune misure di gestione, controllo dell’alimentazione e vaccinazione dell’intero gregge/mandria, siamo in grado di ottenere una notevole riduzione dell’incidenza di questa malattia negli allevamenti.