Studio condotto in Quebec
Tra il 2017 e il 2019, il Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione del Quebec ha realizzato la prima campagna “PISAQ”, il cui obiettivo era sensibilizzare al problema degli aborti nei piccoli ruminanti e ottenere campioni per un successivo studio epidemiologico.
Sono stati coinvolti 300 allevamenti di ovini e caprini con problemi riproduttivi, ed è stato possibile analizzare in laboratorio circa 100 episodi di aborti verificatisi in 88 di essi.
Grazie a questa campagna è stato possibile identificare i principali agenti patogeni responsabili di aborti in Quebec e, di conseguenza, istituire le misure migliori per controllarli.
Chlamydia abortus è stato identificato nel 18% dei campioni, ed è risultato l’agente patogeno con la maggior prevalenza
Identificazione di C. abortus mediante PCR
Anche un altro studio, condotto presso la University of Guelph (Ontario, Canada) e pubblicato sul Journal of Veterinary Diagnostic Investigation, ha dimostrato l’importanza di Chlamydia abortus in Canada.
Nell’ambito di questo studio, condotto tra il 2009 e il 2011, sono stati analizzati 163 campioni di ovini e 96 campioni di caprini. Si trattava di placente e feti prelevati dopo un aborto, su cui è stato eseguito un esame macroscopico e, successivamente, una PCR.
Risultati della PCR:
– Ovini: 42 campioni positivi su 162
– Caprini: 54 campioni positivi su 92
Il 26% dei campioni ovini e il 59% dei campioni caprini erano positivi a C. abortus.
Sulla base dell’anamnesi del caso e degli ulteriori test eseguiti (istologici, immunoistochimici e batteriologici), si è concluso che C. abortus era la causa di aborto rispettivamente nel 38% e nel 63% dei casi di ovini e caprini che alla PCR erano risultati positivi.
I risultati dimostrano che C. abortus è il patogeno con la maggior prevalenza e la principale causa di aborti negli ovini e nei caprini.
Conclusioni
Secondo i risultati di questi studi, è possibile affermare che Chlamydia abortus costituisce un problema significativo in Canada. È pertanto necessario adottare misure volte a controllare la malattia, come buone prassi di gestione e biosicurezza e la vaccinazione.
È necessario continuare a condurre indagini sulla prevalenza di C. abortus al fine di sviluppare strategie di prevenzione e controllo efficaci.
Autrice dell’articolo:
Tania Peralvarez Puerta. Global Product Manager, Small Ruminants Franchise – HIPRA