L’agente patogeno
L’agente principale è Mycoplasma agalactiae, anche se nelle capre è possibile riscontrare la presenza di Mycoplasma mycoides subsp.capri, Mycoplasma capricolum subsp. capricolum e Mycoplasma putrefaciens.
Come si sviluppa la malattia?
La trasmissione può avvenire per via oronasale tramite secrezione nasale o oculare, o tramite le escrezioni dalle lesioni articolari degli animali infetti. Sono fonte di infezione le superfici contaminate, quali mangiatoie, abbeveratoi o lettiere. I capretti o gli agnelli possono contrarre l’infezione tramite il colostro o il latte.
Anche le femmine contraggono l’infezione per via mammaria, tramite le tettarelle o la mano degli addetti alla mungitura, che possono essere contaminate.
Le femmine vengono infettate principalmente per via mammaria, tramite le tettarelle contaminate
Quando l’animale contrae l’infezione, l’agente patogeno si moltiplica e poi si diffonde attraverso gli organi bersaglio: ghiandola mammaria, polmone, occhi, articolazioni… Nella sintomatologia si annoverano mastite, polmonite, cheratocongiuntivite, artrite, setticemia, aborti occasionali e orchite nei maschi.
Nelle greggi possono verificarsi focolai o condizioni croniche, con un’alta incidenza di mastiti subcliniche. Le greggi interessate da condizioni croniche sono comunemente quelle di capre, in cui sono presenti portatori asintomatici.
I portatori asintomatici consentono alla malattia di permanere nel gregge
Cosa succede nella mammella?
All’inizio, la mammella appare gonfia e calda, successivamente diventa flaccida e piena di tessuto connettivo. In questa fase il latte diventa più acquoso, giallastro o verdastro (potendo addirittura diventare purulento) e la sua produzione si riduce.
Infine, la mammella si atrofizza e si verifica agalassia a causa della necrosi degli epiteli ghiandolari e della compressione esercitata dalla fibrosi del tessuto.
L’infezione provoca atrofia della mammella causando dunque la cessazione della produzione di latte
Conclusioni
● Eziologia eterogenea.
● Sintomatologia molto varia.
● Presenza di portatori asintomatici.
● Grande impatto economico dovuto alla perdita della produzione lattiero-casearia.
Autrice dell’articolo:
Tania Perálvarez Puerta. Product Manager Small Ruminants Unit – HIPRA